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La posa del pavimento in legno. Tanti tipi di posa per risultati estetici senza tempo.

In tutti gli ambiti, dall’abbigliamento all’arredamento, sappiamo che la moda ha continui corsi e ricorsi, sapere questo ci aiuta ad una scelta più serena sul tipo di posa, perché?! Qualsiasi posa tu scelga l’importante è che sia in linea con lo stile che tu hai scelto per la tua casa, un pavimento in legno di qualità e un bravo artigiano che esegua la posa “a regola d’arte” ti darà sicuramente un risultato di valore che dura nel tempo anche esteticamente.

Le tipologie di posa del pavimento in legno

La posa, può sembrare semplice , ma richiede esperienza in modo da evitare futuri problemi, sono tre gli aspetti coinvolti:

  • la tecnologia di posa; 
  • lo schema di posa;
  • il trattamento finale.

La tecnologia di posa la più frequente prevede che le tavole di legno siano incollate al fondo, esiste anche la posa flottante, ma è sicuramente la meno utilizzata.

Lo schema di posa può creare momenti di indecisione perché ne esistono diversi, sono tutti belli e a seconda di quello che scelgo posso dare un aspetto diverso all’ interior design della mia abitazione. 

La posa a correre o irregolare è il sistema più diffuso, prevede la posa degli elementi parallelamente tra loro ma con una sfaldatura tra le giunzioni di testa delle singole liste.  Posa a Cassero Regolare è una variante del precedente schema di posa, la differenza sta semplicemente nel fatto che le giunzioni di testa delle singole liste vengono posizionate esattamente a metà rispetto alla lista della fila precedente. 

Posa a spina italiana o di pesce, in questo caso gli elementi vengono disposti perpendicolarmente tra di loro in modo tale che la testa di un listello batta nell’angolo del lato lungo del precedete. La posa può essere parallela alla porta (o ai muri) oppure in diagonale. 

Posa a spina ungherese, molto simile alla posa a spina di pesce ma fornisce un risultato estetico completamente diverso. Infatti gli elementi sono sempre posizionati perpendicolarmente tra di loro ma viene effettuato un taglio di 45° sulle teste per fare in modo di far combaciare testa-testa. In realtà questa soluzione si può sviluppare con una variante, infatti le testa degli elementi possono anche essere tagliate a 60° formando così un angolo acuto tra le due liste successive e non perpendicolare.

Gli schemi di posa del legno sono veramente tanti e personalizzabili: a quadri (o mosaico), a quadrotte, a scaletta, a scaletta doppia, spina ungherese con fasce, a cubotti, a intreccio e altre ancora, trovata quella che fa al caso nostro il risultato sarà sempre di un ambiente accogliente, grazie alle proprietà di questo prodotto naturale.

Il trattamento finale, è un passaggio che compete solo il pavimento in legno massello, il pavimento in legno prefinito non richiede alcun trattamento finale in opera; quest’ultimo viene posato e il giorno dopo ci si può camminare sopra. 

Quando parliamo di trattamento per il pavimento in legno ci riferiamo sempre a pavimenti in legno massello grezzi o al massimo a interventi di manutenzione da eseguire su pavimenti preferiti dopo molti anni di utilizzo. 

Le tecniche più utilizzate sono: finitura a vernice, finitura a olio, finitura a cera. Quest’ultima non è più molto diffusa. La finitura a vernice si differenzia per l’utilizzo di vernici a solvente, le prime ad essere utilizzate e poi rivelatesi nocive per l’uomo, e ad acqua; queste con il tempo e la tecnologie hanno raggiunto un’ottima resa e quindi sono ad oggi le più consigliate. La vernice può essere opaca o lucida. La scelta dipende dalle preferenze, indubbiamente quella lucida toglie l’effetto naturale al pavimento in legno. La finitura a olio è più naturale, anche se dipende dalle sostanze che lo compongono, l’effetto finale è estremante naturale, infatti non crea una patina superficiale al legno come la vernice, ma entra in profondità nelle fibre esaltando colori e venature. Il trattamento a olio permette la traspirazione del legno: l’olio penetra nelle fibre del legno e ne satura i pori. Anche con l’olio è possibile ottenere una finitura opaca o lucida. 

Per ottenere una finitura ancora più naturale esiste il termo trattamento del legno. Si tratta di un processo naturale che viene eseguito in particolari celle di essiccazione: il legno viene riscaldato raggiungendo temperature altissime, con il solo utilizzo di calore e vapore acqueo. Se eseguita in maniera eccellente il risultato di questa tecnica è una materia termo-trattata in cui la durata e la stabilità vengono notevolmente aumentati. Durante questo processo diverse proprietà fisiche e chimiche del legno cambiano in modo permanente ed il legno assume una bellissima e naturale colorazione più o meno scura, a seconda della temperatura di “tostatura” a cui è stato sottoposto in tutta la sua massa. Più alta è la temperatura del procedimento tecnico, più scuro sarà il tono colore assunto. Il legno è un materiale naturale altamente fotosensibile, per questo subisce il processo di variazione naturale del colore, a seguito dell’esposizione alla luce, in modo particolare a causa dell’azione di raggi ultravioletti. Normalmente i legni durante questo processo tendono a scurire tranne il Rovere Thermo e il Teak che schiariscono. 

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